Un intervento complessivo

Un intervento complessivo

Lo abbiamo già detto, vogliamo ripeterlo.
Spesse volte il malato e i suoi famigliari sono lasciati soli non appena emessa una diagnosi o dopo aver effettuato le cure e i riscontri possibili.
Non esistono allo stato attuale protocolli consolidati per accompagnare paziente e famiglia nel lungo percorso della malattia.

L’unico modo per farlo è pensare ad una assistenza globale. Assistenza che non sia solamente medica, infermieristica, ma anche psicologica, sociale , morale, religiosa. Un’assistenza che possa esprimersi con il valore aggiunto, ci sia permesso il termine generico, dell’affettività.

L’assistenza globale si sostanzia anche attraverso il costante, continuo accompagnamento per coadiuvare nell’accesso ai servizi medici e sociali ed orientamento nelle scelte e nelle decisioni terapeutiche.
Nella provincia di Modena esiste una complessa e strutturata rete di servizi ad appannaggio dei malati di tumore. Ciò che è carente è il supporto e l’aiuto per facilitare una rapida fruibilità degli stessi.
Ancora, il paziente e i famigliari, spesse volte sospinti ed incoraggiati dal semplice “sentito dire”, si spendono in molteplici consulenze, logisticamente disagevoli, alla ricerca di semplici speranze.
Coordinare i servizi esistenti, facilitarne l’accesso, dare certezza diagnostica e terapeutica sono parti sostanziali di un’assistenza comolessiva

Poi le Cure Palliative. Tanto decantate, citate costantemente, tema di convegni, congressi e di un intenso dibattito medico, non hanno ancora trovato piena attuazione. Per comprenderne l’importanza è sufficiente ricordarne i tratti salienti. Lo scopo delle cure palliative è il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per i pazienti e le loro famiglie.
Le cure palliative si occupano in maniera attiva e totale dei pazienti colpiti da una malattia. Il controllo del dolore, di altri sintomi e degli aspetti psicologici, sociali e spirituali è di fondamentale importanza.
Nelle caratterizzazioni delle cure palliative:

  • l’affermare la vita e considerano il morire come un evento naturale
  • non accelerare né ritardano la morte
  • provvedere al sollievo dal dolore e dagli altri disturbi
  • integrare gli aspetti psicologici e spirituali dell’assistenza
  • aiutare i pazienti a vivere in maniera attiva fino alla morte
  • sostenere la famiglia durante la malattia e durante il lutto

Sono temi noti a tutti, ma quanto sono messi in pratica nella realtà quotidiana?
Esiste allo stato attuale una rete complessa i grado di erogare cure palliative?

ESISTE L’ESIGENZA DI PRESTARE UNA
ASSISTENZA COMPLESSIVA
CON QUALE STRUMENTO?

per i malati di tumore e i loro familiari che sia fonte di informazione, orientamento e sostegno psicologico.
L’esperienza associativa, provata e raccolta da tutti i volontari dell’associazione, parla attraverso racconti di solitudine, di sofferenza, di mancanza di punti di riferimento nei momenti di sconforto, ma è anche intrisa di storie di vita, di speranza e rapporti di amicizia.

Tutta questa fitta rete di sentimenti dovrebbe trovare nel punto di ascolto il suo riferimento costante attraverso il lavoro di operatori volontari e psicologi in grado di dare risposte immediate e al soddisfacimento di bisogni che vanno dall’assistenza domiciliare integrata all’orientamento dopo una diagnosi di tumore; dalle informazioni sulle risorse sanitarie territoriali al sostegno psicologico anche a lungo termine.
Le molteplici le modalità d’intervento degli psicologi sia nei momenti di crisi sia durante tutto il corso della malattia possono compiersi attraverso:

  • Colloquio telefonico
  • Video Comunicazione
  • Colloqui individuali in sede
  • Incontri di gruppo in sede
  • Contatti e-mail
  • Gruppi di sostegno nel lutto